Le tecnologie più avanzate per scoprire i pericoli del sottosuolo: le attività di MUSE al servizio della comunità
Nel corso del 2021, i partner del progetto MUSE, allo scopo di fornire collaborazione e supporto alla Protezione Civile di Roma Capitale e al Dipartimento SIMU - Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana, hanno effettuato diverse ricognizioni in differenti aree urbane della città di Roma, al fine di identificare la presenza di anomalie geomorfologiche, riconducibili alla presenza di voragini urbane in emersione verso la superficie. Tali formazioni, dette sinkhole, sono di particolare pericolosità in quanto possono emergere improvvisamente in superficie e creare danni rilevanti a persone e cose.
Lo scopo di tali attività è duplice: da un lato, fornire risultati diagnostici alla Pubblica Amministrazione, mettendo a disposizione tecnologie stato-dell’arte e, dall’altra, verificare la loro funzionalità per svolgere efficacemente la tipologia di attività per le quali sono state ideate e per lo specifico modello di business (ovvero la modalità di offerta di servizi verso la Pubblica Amministrazione).
Sulla base della segnalazione di anomalie rilevate nei vari interventi di valutazione effettuati dal progetto MUSE (con analisi dati satellitari (G-Matics), ricognizioni con georadar e geoelettrica capacitiva (INGV, ENEA e Ylichron), sono state effettuate dal Dipartimento SIMU una serie di ispezioni invasive con carotaggi che, in molti casi, hanno confermato la presenza di anomalie superficiali bisognose di un intervento immediato per scongiurare l’emersione improvvisa delle cavità.